by Redazione
Inserito il 09/09/2022
L’Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo per il trasferimento in maglia biancoblu di Giuliano Regolanti, attaccante classe ’94 che ha alle spalle diverse stagioni ad alti livelli anche nel calcio professionistico. Il bomber anziate, che ha sempre amato giocare spaziando su tutto il fronte offensivo, ha iniziato già a soli diciannove anni a calcare il palcoscenico della serie D con la maglia del Fondi, con la quale mise a segno dieci reti in trentuno presenze. Nella stagione 2014-15 il primo salto di qualità della punta neroniana con il trasferimento a Gubbio in Lega Pro, per poi transitare a Matera e nel 2016 a Prato, club toscano a cui Regolanti è legato in virtù anche di una splendida rete che valse la permanenza in Lega Pro. Il ventottenne ha poi toccato l’apice della sua carriera con la maglia del Latina in serie B collezionando cinque presenze per poi tornare nel teatro della serie C con le maglie blasonate di Paganese e Arezzo e infine di nuovo serie D con il Montegiorgio. Una carriera doc per Regolanti che indossando la maglia dell’Anzio ha fatto una scelta di cuore, con l’auspicio di aver messo alle spalle per sempre i problemi fisici che in passato lo hanno frenato in più di un’occasione.
-Giuliano, in primis bentornato a casa. Quali sono le tue sensazioni nel vestire finalmente la maglia della tua città? Sentirai molto il peso della responsabilità da anziate o al contrario ti sentirai più libero di dare il massimo?
“La mia è stata una scelta di cuore. Anzio è la mia città e non ho problemi ad assumermi le giuste responsabilità. Indossare questa maglia sarà un orgoglio e uno stimolo a dare il massimo. Conosco il progetto della società e non avrò problemi a calarmi in questa nuova dimensione”.
-I tifosi sono curiosi di conoscere le tue caratteristiche di gioco. Che tipo di attaccante sei?
“Mi ritengo un centravanti moderno che ama spaziare su tutto il fronte offensivo e dialogare con i compagni. So adattarmi alle esigenze della partita, quindi so usare sia il fioretto che la sciabola. Amo duellare fisicamente se c’è da stringere i denti e aiutare i compagni a difendere un risultato, così come ho piacere a cercare la giocata elegante in attacco quando il match lo consente. In ogni caso non sono un attaccante statico vecchio stampo”.
-Raccontaci in pillole il tuo percorso calcistico, che ti ha visto protagonista anche nel calcio professionistico
“Ho vissuto stagioni importanti girando molte piazze, a Gubbio ho cominciato a muovere i primi passi nel lontano 2014, per poi passare a Prato, club a cui sono molto legato per un goal spettacolare che ci permise di centrare un’agognata salvezza. A Latina ho vissuto una tappa di prestigio, giocando in serie B anche se la mia crescita è stata frenata da un grave infortunio al ginocchio. Ho continuato in Lega Pro con le maglie di Paganese e Arezzo e ora mi ritrovo nella squadra della mia città dopo il mio addio ad Aprilia”.
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