Inserito il 15/07/2021
Un primo gesto simbolico ma, soprattutto, il vero punto di partenza di un progetto che la città di Ferentino attendeva da tempo. E ora, grazie all'impegno e alla tenacia dell’Amministrazione Pompeo, la riqualificazione dell’antico Teatro Romano sarà realizzata anche grazie a un finanziamento di un milione e mezzo di euro da parte del Ministero dei Beni Culturali dell'onorevole Dario Franceschini che nel 2018 fece visita al sito archeologico rimanendone affascinato.
Ieri, dunque, in vicolo Odeo è iniziata la demolizione della struttura in pietra antistante l'area archeologica: insieme al sindaco Antonio Pompeo, all'ufficio tecnico, ad assessori e consiglieri comunali e a tutta la squadra amministrativa e degli archeologici che hanno seguito l'iter, c’erano anche l'architetto Paolo Culla, progettista incaricato e la Soprintendenza, rappresentata dal funzionario Chiara Delpino. Ad assistere al ‘primo atto’ delle opere propedeutiche al progetto di valorizzazione erano presenti anche molti residenti della zona, rassicurati proprio dal direttore dei lavori Culla sulle modalità che saranno utilizzate e che non prevederanno l'utilizzo di ruspe.
“Per la mia Amministrazione ma, in generale, per tutta la nostra comunità – ha detto il primo cittadino, che insieme a Culla, indossando il caschetto di protezione, ha simbolicamente lanciato dall'alto il primo blocco di cemento che dovrà essere rimosso dall’area – è un momento particolarmente significativo. Quello di recuperare l'antico Teatro Romano, di renderlo fruibile per spettacoli ed eventi, di restituirlo non solo alla città di Ferentino ma all'intero territorio provinciale, è un obiettivo ambizioso che oggi ci sentiamo di aver raggiunto grazie a un lungo lavoro che non ha mai conosciuto battute d'arresto. Come ex assessore alla Cultura, e oggi come sindaco e presidente di Provincia sono felice di essere il testimone di un risultato straordinario che certamente contribuirà a rendere ancora più attrattiva la nostra città e l'intera Ciociaria. E di questo voglio ringraziare tutta la mia Amministrazione che ha creduto e sostenuto fortemente questo progetto”.
L'architetto Culla ha spiegato brevemente la tecnica che sarà utilizzata per la demolizione: “Dopo la predisposizione perimetrale di un ponteggio e delle necessarie misure di sicurezza per gli operai della ditta incaricata, inizieremo a smontare dall'alto la costruzione, come se fosse un Lego, in maniera ‘dolce’ per non creare problemi né ai residenti né alla struttura, parti della quale saranno utilizzate per il progetto di recupero del teatro”.
Anche la funzionaria della Soprintendenza, Chiara Delpino, ha espresso grande soddisfazione per l'avvio di un progetto “che è stato a lungo perseguito – ha detto – sia dalla Soprintendenza stessa che dall’Amministrazione comunale di Ferentino. Dallo smontaggio controllato delle casette che insistono nell'area del teatro, ci aspettiamo che possano emergere elementi sottostanti che poi procederemo a restaurare, valorizzando l’intero edificio teatrale che potrà tornare ad avere la sua naturale vocazione pubblica”.
Comunicato stampa
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